Ricerca sul sito

Trova articoli e recensioni sui migliori stand up paddle in commercio

Guida completa alla scelta del miglior SUP
Come scegliere al meglio e consapevolmente

Migliori Modelli

I migliori modelli di stand up paddle che abbiamo recensito per voi

Offerte del giorno

Sconti imperdibili e offerte sui migliori prodotti che ogni giorno selezioniamo su Amazon

Migliori Modelli

Ricerca i prodotti per modello, marca, giudizio complessivo

Domande frequenti sullo Stand Up Paddle

La tavola da sup è ovviamente l’elemento più importante della propria attrezzatura, per cui prima di prendere la tavola o il kit è opportuno fare le dovute considerazioni.

Diciamo subito che se hai problemi di spazio allora la scelta è obbligatoria: gonfiabile 🙂

Ma ecco qui tutti i vantaggi e gli svantaggi di entrambe le tipologie. 

Vantaggi e svantaggi del sup gonfiabile

Come forse avrai potuto notare anche l’estate scorsa, i sup gonfiabili sono sempre più diffusi, sia tra principianti che veterani, per via dei tanti vantaggi che garantiscono.

Il più evidente ed immediato è la facilità di trasporto: i sup gonfiabili possono essere sgonfiati al termine dell’utilizzo, piegati comodamente e ridotti a un ingombro minimo; sono leggeri e si infilano ovunque, risultando perfetti per chi ha poco spazio nel bagagliaio, e semplici da trasportare persino in bici o in moto.

Occhio che in ogni caso il peso si aggira attorno a 10kg in media ed il peso viene distribuito solitamente sulle spalle grazie alla sacca con cui di solito viene trasportato, certo non è un gran peso ma il dato serve a farvi un’idea.

L’altra faccia della medaglia è che questo tipo di sup deve essere gonfiato ogni volta che viene utilizzato. Ok perderete 10 o 15 minuti però comprendo bene possa essere una seccatura se anche tu come me appena vedi il mare il primo impulso è andare in acqua! 

Un altro importantissimo vantaggio dei sup gonfiabili e che spesso viene sottovalutato è la sicurezza. Infatti vi capiterà qualche volta, specie all’inizio di cadere sulla tavola o di striscio o semplicemente di avere un impatto con altre tavole.

Bene, la loro morbidezza li rende del tutto innocui in caso di scontri e urti con altri sup o persone, riducendo a zero il rischio di traumi. Per contro, i sup gonfiabili sono meno stabili sull’acqua e tendono a sgonfiarsi leggermente in caso di utilizzo prolungato. Per quanto riguarda la stabilità è possibile ovviare acquistando un sup leggermente più grande e ovviamente facendo pratica; per quanto invece riguarda il suo sgonfiaggio, nulla di problematico, basta verificare ad ogni uscita (se non lo gonfiate e sgonfiate ogni volta) la pressione e nel caso pompare un po’ d’aria.

Un fattore a cui dovete stare attenti con un sup gonfiabile è quello di non lasciarlo esposto alla luce diretta del sole per troppo tempo quando non è in acqua in quanto potrebbe deformarsi, specie se il sup non è di buona qualità. Non sto dicendo che il sup non resiste per una giornata al mare, sto solo dicendo che se lo lasciate per diversi giorni in preda alle condizioni meteo tipicamente estive forse potrebbe risentirne.

Vantaggi e svantaggi del sup rigido

Indubbiamente il sup rigido, per sua stessa definizione è più stabile sull’acqua e la sua durata operativa è più lunga in quanto non tende a sgonfiarsi con il passare del tempo. Il sup rigido è perfetto per percorrere lunghe distanze, e quindi la scelta privilegiata di praticanti incalliti che trascorrono ore e ore tra le onde. In ogni caso segnalo che ad esempio le mie uscite durano almeno 2 ore ed utilizzo un sup gonfiabile, per cui dovete trascorrere davvero molto tempo in acqua.

Se ha il vantaggio della durata, purtroppo il sup rigido non ha gli stessi pregi del sup gonfiabile in termini di trasporto e ingombri ridotti. Per definizione i sup rigidi non possono essere sgonfiati e il volume che occupano è sempre lo stesso. Per usarli è quindi il caso di avere un’auto con un bel bagagliaio o abitare vicini alla spiaggia o avere un pick-up o similare.

Da un punto di vista della sicurezza invece chiaramente sbattere un ginocchio o una mano su un supporto rigido può essere doloroso e le possibilità di infortunio aumentano.

A questo punto è doveroso fare una precisazione: il sup gonfiabile acquista una rigidità abbastanza elevata per cui non pensare che se ci cadi sopra non ti farai nulla o atterrerai su un letto di piume. L’impatto ci sarà ugualmente, però sarà di minore entità, ecco tutto.

E per quanto riguarda i prezzi?
Da un punto di vista meramente economico il prezzo di un sup gonfiabile non differisce molto dal prezzo di un sup rigido. Ovviamente parliamo di prodotti di qualità. Volendo dare una fascia di prezzo, entrambe le categorie si assestano su prezzi che partono dai 400 euro circa e possono superare i 1000 euro per i sup di fascia più alta, realizzati con materiali innovativi adatti ai veterani di questo sport.

Esistono ben 6 categorie principali di tavole da SUP: onda (o surf / wave), allround, touring, race, il windsurf e lo yoga.

Per evitare di fare molta confusione, sappi che quella più diffusa è la All-round, tuttavia per quello che è il mio stile ed uso che ne faccio di solito io preferisco la touring in quanto preferisco fare delle lunghe passeggiata in acqua di diverse ore. Per cui scegli anche in base alle tue esigenze.

Iniziamo la nostra carrellata quindi:

  1. Wave-Surf: sono tavole create specificamente per avere a che fare con le onde. Presentano una forma molto spesso corta e mostrano un naso e una coda (posteriore) più ristretta e più curva. Queste caratteristiche le rendono più gestibili nelle onde, ma sono anche più lente e meno direzionali sul mare piatto. Chiaramente sviluppando solitamente un volume inferiore sono anche meno stabili.
  2. All-round: sono modelli estremamente versatili progettati per navigare in qualsiasi condizione. Sono tavole molto adatte ai principianti, in quanto su una singola tavola si possono praticare tutte le attività del SUP. Sono abbastanza larghe, garantendo così una buona stabilità, un buon livello di andatura e una buona manovrabilità in acqua piatta o in mare. Il dondolio permette di solito buone prestazioni surf.
  3. Touring: queste tavole sono progettate per lunghe passeggiate in acqua piatta o con il vento in poppa (sottovento). Sono tavole sufficientemente larghe (quindi danno stabilità) e lunghe per renderle più veloci e maneggevoli nello sterzo. La parte davanti presenta una caratteristica carena a V così da poter scivolare meglio sull’acqua. Abbastanza stabile, è una tavola adatta per i principianti.
  4. Windsurfing (windsup): ci sono alcuni modelli di all-round che includono un piede d’albero sulla tavola. Questo la rende perfetta per il windsurfing quando c’è vento oppure ottima per pagaiare quando il mare è piatto.
  5. Race: le tavole Race sono progettate principalmente per andare veloci infatti più lo Stand Up Paddle è lungo, più scivola bene sull’acqua, e più andrà veloce. I SUP Race hanno lunghezze standard tra i 12’6 o 14 ‘(14 piedi). Quello più comunemente usato è il 12’6, quindi, se hai intenzione di gareggiare questo è il migliore. Tanto più la tavola sarà stretta, più andrà veloce (perchè ha meno superficie), ma ovviamente sarà meno stabile.
  6. Yoga: I Sup per lo yoga sono stand up paddle nati per coniugare il divertimento di pagaiare sull’acqua con la necessità di sentirsi in forma con fitness e yoga. Queste tavole sono di solito più grandi, più stabili e dotate di un sistema elastico. I SUP Yoga sono fatti appositamente per mantenere l’equilibrio e migliorare la postura sull’acqua sia in mare che nel lago.

 

Per quanto riguarda la tavola, ricorda queste semplici regole:
Tavola troppo stretta: comporta sicuramente più velocità ma al costo di una stabilità inferiore.
Tavola troppo ampia: se chi pagaia non cade mai ha con buone probabilità una tavola troppo larga, per cui una tavola, più è larga più è stabile.

Se sei un appassionato di standup paddle allora l’Italia è uno dei posti migliori dove praticarlo in quanto hai accesso ad una varietà di luoghi quali laghi e mare che in altre nazioni possono solo scordarsi di trovare a così breve distanza.

Partiamo da una località ideale anche per il paddler inesperto: il Lago di Garda, facile da raggiungere, e grazie alle sue notevoli dimensioni risulta molto simile alle località di mare.

Ovviamente il Lago di Garda non è l’unico lago in italia, altre alternative sono  il Lago di Como e il Lago Maggiore; quest’ultimo perfetto specialmente per i principianti, per via delle sue acque particolarmente tranquille.

Ma non finisce qui, se ti piace il Trentino, dovresti assolutamente provare una divertente pagaiata al Lago Caldaro, al Lago Molveno e al Lago Trasimeno, i quali presentano le caratteristiche migliori per un paddler inesperto. Tra le alternative ti segnalo anche il Lago di Bracciano, il Lago di Bolsena, entrambi nel Lazio, e il Lago di Bilancino, ottimo per i paddler alle prime armi.

Mentre i laghi sono soluzioni ottime per i principianti, i fiumi alzano già di parecchio il livello di sfida. Potresti, a questo punto, organizzare un viaggio in Piemonte, in Lombardia o in Emilia Romagna, e tuffarti con il tuo SUP nel fiume Po. Chiaramente ci sarebbero anche, il Tevere, o l’Arno in Toscana.

Esistono altri fiumi che si prestano allo Stand Up Paddle, ad esempio i torrenti della Valnerina in Umbria. Attento, però, perché questa località richiede tanta esperienza sul SUP e non si adatta molto bene ai principianti.

Invece stilare un elenco completo dei litorali e/o delle baie italiane adatte al SUP è una missione praticamente impossibile.

Se ti stai chiedendo dove praticare SUP in Italia, e ti piace questo genere, allora il Mar Adriatico è una scelta più che eccellente. Lo è soprattutto per i neofiti che desiderano prendere maggiore confidenza con la tavola, vista la generale calma delle sue acque.

Se invece vogliamo il meglio in quanto a tranquillità e facilità d’approccio, allora bisogna per forza di cose citare le baie dell’Isola d’Elba. Luoghi perfetti per imparare a utilizzare il SUP da autodidatti. Chiaramente trattandosi di mare, dai sempre un occhio alle previsioni e alle bandiere sul litorale in modo da pagaiare in tranquillità.

Se intendi alzare l’asticella, i litorali della Sardegna,  sono consigliati solo ai grandi esperti di Stand Up Paddle. Lo stesso dicasi per certe zone particolari della Sicilia, come la foce del Belice. Sempre in  Sicilia, non possiamo non consigliare il Golfo di Mondello.

In ultimo ma non per importanza, se apprezzi la natura, non rinunciare ad una visita alla Puglia. Qui potrai fare SUP tra le mille calette presenti, avendo dunque la possibilità di scoprire alcune delle insenature più affascinanti del nostro Paese. Polignano a Mare, per esempio, è un luogo consigliatissimo per i paddler esperti o meno esperti che desiderano esplorare il territorio, magari accompagnati da guide in sup.

Per iniziare a praticare il sup il percorso è abbastanza semplice, per diventare esperti è un po’ più difficile e richiede dedizione, impegno e allenamento.

In ogni caso la prima cosa da fare per iniziare a praticare lo Standup Paddle è imparare a stare in equilibrio sulla tavola.

Per agevolarvi nel compito cercate di utilizzare una tavola che abbia un litraggio pari almeno a 2 volte il vostro peso (anche 2,5 va bene, per i paddler esperti vanno bene litraggi anche di molto inferiori).

Per migliorare l’equilibrio sulla tavola, potresti utilizzare anche una balance board per poterti allenare stando comodamente a casa.

Dopo aver migliorato l’equilibrio, impara a tuffarti in acqua, in altre parole, impara a cadere senza farti male 🙂

Chiaramente il passaggio successivo consiste nel curare la pagaiata e imparare a fare la manovre.

Il mio consiglio è quello di prenotare delle lezioni individuali per iniziare a prendere dimestichezza con tutto quello che ti ho descritto poco sopra. Inoltre per la tecnica di pagaiata che all’inizio ignorerai totalmente, ti consiglio anche di fare delle ricerche su youtube per vedere i video degli errori più frequenti ed i tutorial di come effettuare determinate pagaiate e manovre. Fai seguire la teoria con la pratica, mi raccomando 😉

Un consiglio che mi sento di darti fortemente invece è quello di non uscire mai da solo, lo dico per la tua salvaguardia e se non puoi andare in compagnia porta sempre con te un mezzo con cui poter essere contattati e lascia detto a qualcuno dove intendi andare.

Un po’ di buon senso non guasta mai.

Per i più giovani, va bene qualsiasi sup vada bene per un adulto, sempre rispettando la regola della relazione tra peso corporeo e litraggio sviluppato dalla tavola.

 

No, la pinna serve a tenere stabile la tavola e far si che vada nella direzione giusta senza impedimenti. 

C’è da dire che tuttavia la pinna nel sup è meno importante che nel surf, questo è vero, ma non significa che possiamo ignorarla o andare in acqua con un sup senza pinna.

Certamente si, ci sono SUP che presentano una predisposizione per il montaggio della struttura per la vela da surf.

Costano qualcosa in più ma hanno la versatilità massima possibile per questa tipologia di tavola.

Si, più che altro esiste la predisposizione per il montaggio di un sedile in modo da trasformare il sup in un comodo kayak. Assicurati di comprare la pagaia giusta ovviamente 😉

Tutti i sup vengono venduti in kit con una pompa che in 10/15 minuti dopo una sudata di un certo livello ti assicurano l’avere una tavola bella rigida da poter usare immediatamente. 

Chiaramente questa è la soluzione più versatile possibile.

La soluzione più comoda consiste invece nell’acquistare un compressore che fa uso della presa dell’auto e che in pochi minuti è capace di gonfiare il sup a 16 psi senza alcuno sforzo. Certo…devi avere con te l’auto. Esistono anche modelli a batteria ma costano praticamente quanto il sup 🙂

Io uso la pompa in dotazione e il gonfiaggio della tavola lo considero riscaldamento 🙂

Per un principiante va bene qualsiasi sup ma il mio consiglio è quello di fittarne uno e se possibile provare diversi modelli.

Quando hai trovato il sup con cui ti senti molto sicuro allora prendine uno della stessa forma e…mi raccomando al litraggio.

La formula da applicare per sapere il litraggio minimo ideale per il tuo sup è almeno 2 x peso corporeo.

Qui troverai sup per tutte le esigenze.

Il SUP è un’attività sportiva che può essere praticata a tutte le età e non necessità di una particolare preparazione fisica. Chiaramente è uno sport di equilibrio, ma con la pratica sarai in grado di divertirti moltissimo e se ti stanchi…puoi sempre sederti sulla tavola, goderti il mare e riprendere con calma a pagaiare.

Non esiste il SUP migliore in generale, dovresti scegliere un SUP sulla base delle tue esigenze. Se vuoi farti un’idea davvero completa sulle tavole da sup, se sono meglio quelle gonfiabili o rigide, le tipologie di shape o forme della tavola e molto altro ancora, consulta le domande poco sopra

I migliori SUP

I migliori SUP di fascia alta

SUP di fascia media

I SUP più economici e di buona qualità

Ultimi SUP recensiti